Imbarazzo per la narrativa maltese

Un premio piuttosto travagliato l’ultimo National Book Prize, il cui conferimento ha avuto luogo lo scorso 30 gennaio. Già rimandato dal 9 dicembre 2019 per via delle vicissitudini politiche che hanno interessato Malta, il giorno della cerimonia ha visto solo una parziale assegnazione dei riconoscimenti.

 I tre autori in finale per la categoria “romanzo” dopo una selezione fra una quarantina di opere: Drofenik. Azzopardi, Portelli. Fotografie Malta Today

Non è stato infatti conferito il premio per il miglior romanzo fra i circa quaranta in gara, e le motivazioni sono piuttosto severe. Si parla di “insulsaggini pretenziose” e di testi ripetitivi e stereotipati per poi proseguire con l’affondo: la maggior parte delle opere presentate ha rivelato che chiunque le abbia scritte ha avuto un’esperienza di lettura molto limitata.

“Sebbene i tre romanzi in finale fossero migliori degli altri in gara per stile e tecnica di scrittura, nessuno si è veramente distinto”. La giuria ha pertanto deciso di non premiare alcuna opera semplicemente perché migliore delle altre in un contesto di scarsa qualità. “Ci rifiutiamo di consegnare il premio al romanzo meno deludente”, hanno detto i tre giurati, costretti comunque dal regolamento a selezionare le opere da portare in finale.

  I premi per le diverse categorie di libri 

I tre romanzi in finale erano il favorito Castillo di Clare Azzopardi, MerlinThe Reluctant Healer di Lou Drofenik, HorizonsKulħadd Barra Fajża di John P. Portelli, anche questo pubblicato da Horizons.

Qualcuno fra gli autori non sembra averla preso bene e uno dei giurati ha riferito al Malta Today di essere stato bloccato su Facebook.

La maltese-australiana Lou Drofenik aveva vinto il National Book Price nel 2017 con The Confectioner’s Daughter.

 

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Informazioni su Irene Chias

Irene Chias è siciliana. Dopo aver lavorato per anni come giornalista in Francia e a Milano, si è trasferita a Malta. Nel 2010 è uscito il suo romanzo "Sono ateo e ti amo" (Elliot 2010; Laurana 2022). Nel 2013 è stato pubblicato "Esercizi di sevizia e seduzione" (Mondadori), vincitore nel 2014 del Premio Mondello Opera Italiana e del MondelloGiovani e tradotto in maltese col titolo "Mur Ġibek". Del 2016 è "Non cercare l'uomo capra" e del 2020 "Fiore d'agave, fiore di scimmia" (Laurana), anch'esso in corso di traduzione. I suoi racconti sono apparsi su Nuovi Argomenti, Granta Italia, Nuova Prosa, su diverse antologie.

Una risposta a “Imbarazzo per la narrativa maltese

  1. Irene! Ho, finalmente (scusa il ritardo,) dato un’occhiata ai tuoi contributi in MOltoMalta… davvero sei in gamba! Ma questo lo sai già!!! E viene voglia di venirci a vivere!!! besos
    elisabetta jankovic

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