Le frasi chiave del Covid-19 a Malta

Il giorno dell’annuncio della chiusura dei “servizi non essenziali” e della comunicazione di 17 nuovi casi di coronavirus (il record di contagi giornalieri) che portano il numero complessivo a 90, ripercorriamo le modalità comunicative del governo sul Covid-19 attraverso pochissime frasi chiave.

 (c) ppkpc per Molto Malta

Il 14 marzo, con 18 persone contagiate, nel rispondere a una domanda sul mancato lockdown del Paese, per altro ancora aperto all’arrivo di turisti da luoghi quali il Regno Unito, il primo ministro Robert Abela dice: Gli effetti di un lockdown sarebbero peggiori di quelli dell’epidemia.

Due giorni dopo, il 16 marzo, il ministro della Salute Chris Fearne espone il suo obiettivo di mantenere piatta la curva dei contagi, nel frattempo arrivati a 30, ricorrendo a una metafora acquatica: Preferiamo affrontare un fiume che uno tsunami.

L’indomani, il 17 marzo, il ministro dell’Economia Silvio Schembri fa un passo falso del quale chiederà scusa il giorno dopo. Il numero dei contagi è arrivato a 38 e lui annuncia che i lavoratori stranieri che verranno licenziati a causa della crisi dovranno lasciare il Paese.

Il 22 marzo, giorno in cui il numero dei contagiati sale a 90, il Times of Malta pubblica un’intervista a Fearne. Il ministro appare consapevole della portata epocale della crisi scaturita dal Covid. Rispondendo a una domanda, afferma che, quando torneremo alla normalità, sarà una normalità diversa da quella di prima. Lo stesso giorno il ministro annuncia alcune misure di contenimento del virus, cioè la chiusura di alcuni servizi ritenuti non essenziali.

Fra gli altri, gli instancabili e controversi cantieri edili continueranno però la loro attività._

 Abela e Fearne ai tempi della loro rivalità per la leadership del partito laburista

Covid-19 a Malta
1.Tgcom24, Malta insegue il virus ma non lo anticipa, video 11 marzo
2.Ventuno casi importati, misure ancora blande, video 14 marzo
3.Trenta contagi, meglio un fiume di uno tsunami, video 16 marzo
4.Prova di tenuta delle restrizioni: festa di San Ġużepp, video 19 marzo
5.Primo caso a Gozo fra i 64 totali, video 20 marzo

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Informazioni su Irene Chias

Irene Chias è siciliana. Dopo aver lavorato per anni come giornalista in Francia e a Milano, si è trasferita a Malta. Nel 2010 è uscito il suo romanzo "Sono ateo e ti amo" (Elliot 2010; Laurana 2022). Nel 2013 è stato pubblicato "Esercizi di sevizia e seduzione" (Mondadori), vincitore nel 2014 del Premio Mondello Opera Italiana e del MondelloGiovani e tradotto in maltese col titolo "Mur Ġibek". Del 2016 è "Non cercare l'uomo capra" e del 2020 "Fiore d'agave, fiore di scimmia" (Laurana), anch'esso in corso di traduzione. I suoi racconti sono apparsi su Nuovi Argomenti, Granta Italia, Nuova Prosa, su diverse antologie.

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