Covid, dal MaltaToday un appello all’unità della politica

Dalle pagine del Malta Today arriva oggi l’appello del caporedattore Matthew Vella all’unità dei rappresentati dell’esecutivo maltese nell’affrontare l’emergenza Coronavirus. Un’unità che, malgrado le rassicurazioni degli interessati, sembra quanto meno vacillare. In particolare, Vella si chiede se il primo ministro maltese Robert Abela e il suo vice nonché ministro della Salute Chris Fearne abbiano lo stesso piano strategico nella guerra contro Covid-19. “Speriamo di sì” è l’unica risposta possibile alla luce degli ultimi avvenimenti.

 Matthew Vella

Giovedì il ministro della Salute aveva infatti annunciato misure piuttosto restrittive a tutela dei più anziani e di quanti sono affetti da alcune patologie croniche. Di fatto un lockdown per le categorie più fragili di cittadini. Poco dopo Abela ha invece ammorbidito i provvedimenti fino a renderli praticamente inutili (vedi le misure sui conviventi delle categorie più a rischio).

“Temiamo che messaggi contraddittori compromettano i sacrifici richiesti ai cittadini affinché si sia tutti al sicuro” dice l’editoriale.

 Screenshot dell’editoriale

Vella ricorda anche le pressioni della potente lobby dei cacciatori affinché quest’anno non si perda la stagione venatoria di quaglie e tortore, per cui Malta ha una deroga al divieto Ue alla caccia in primavera.

La questione non è cosa si pensi sulla caccia – dice Vella – ma il dover assistere alle richieste di gruppi di potere che, nonostante gli sforzi richiesti dall’emergenza mettano sotto pressione le risorse fisiche e anche finanziarie dei maltesi, continuano a richiedere concessioni che vanno al di là di qualunque decenza, sfruttando magari i timori politici dei governanti già messi sotto stress per l’allarme pandemia.

Vella prosegue auspicando che i leader maltesi si rendano pienamente conto che l’economia è quella di un Paese in guerra e che le azioni devono concentrarsi sulla lotta all’epidemia. E conclude con un’esortazione diretta:
Basta con i tatticismi. Coordinatevi. Restate concentrati sul fronte. E il fronte principale adesso è quello della salute._

 (c) ppkpc per Molto Malta

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Informazioni su Irene Chias

Irene Chias è siciliana. Dopo aver lavorato per anni come giornalista in Francia e a Milano, si è trasferita a Malta. Nel 2010 è uscito il suo romanzo "Sono ateo e ti amo" (Elliot 2010; Laurana 2022). Nel 2013 è stato pubblicato "Esercizi di sevizia e seduzione" (Mondadori), vincitore nel 2014 del Premio Mondello Opera Italiana e del MondelloGiovani e tradotto in maltese col titolo "Mur Ġibek". Del 2016 è "Non cercare l'uomo capra" e del 2020 "Fiore d'agave, fiore di scimmia" (Laurana), anch'esso in corso di traduzione. I suoi racconti sono apparsi su Nuovi Argomenti, Granta Italia, Nuova Prosa, su diverse antologie.

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