Malta, il Covid torna a fare paura, ma non abbastanza

Dopo una gestione tutto sommato buona della crisi coronavirus, la situazione a Malta rischia di sfuggire di mano. L’apertura al turismo e la ripresa delle attività connesse, come prevedibile, rischia infatti di vanificare gli sforzi fatti finora.

 La tabella quotidiana di aggiornamento reperibie sulla pagina Facebook del ministero della Salute maltese saħħa 

Dall’inizio dell’allarme e dopo il primo caso registrato il 7 marzo, l’alto numero di tamponi e i ripetuti inviti alla prudenza hanno mantenuto i maltesi al sicuro, nonostante controverse iniziative come l’apertura della caccia e il proseguimento dei lavori nell’inarrestabile settore edilizio.

Adesso però la politica del premier Robert Abela sembra incontrare un’opposizione sempre meno velata, per quanto ancora non diretta, in seno al governo stesso. La soprintendente alla Salute pubblica Charmaine Gauci non ha infatti confermato le parole di Abela, secondo il quale la situazione sarebbe “sotto controllo”.

“Sono una persona di scienza e quindi parlo in termini scientifici. Parlo di quello che si vede” ha detto la soprintendente, secondo quanto riportato dal Times of Malta. “Se si continua così, ci sarà da preoccuparsi”.

Da fine luglio, il numero di nuovi casi giornalieri – che da settimane si manteneva molto basso, quando non a zero – è tornato alle due cifre, fino a raggiungere le 94 unità del 30 luglio (comprensive dei migranti sbarcati sull’isola e risultati positivi al Covid-19). Ovviamente l’ampio numero di casi isolati fa temere una diffusione nascosta molto più capillare di quanto non dicano le cifre.

 Il grafico dei nuovi casi giornalieri dall’inizio della crisi. Fonte worldometers.info 

Una delle recenti occasioni di contagio, secondo i media maltesi, è stato il discusso Hotel Takeover Party, un evento di massa a tutti gli effetti, durato un intero week-end, fra il 17 e il 19 luglio, e tenuto presso un hotel di St Julian’s.

 Grafico relativo al numero di casi attivi. Fonte worldometers.info 

Anche grazie a trovate come questa, Malta conta oggi un totale di 946 contagi registrati, con 267 casi attivi. I casi attivi, lo scorso 17 luglio erano appena 3. Secondo il Telegraph, insieme al Belgio, Malta rischia di vedere ripristinato l’obbligo di quarantena per i suoi cittadini che intendano entrare nel Regno Unito.

Lo scorso maggio, alla domanda se non temesse una seconda ondata di contagi, Abela aveva risposto con sicumera: “Le onde stanno nel mare”.

Ma anche Malta, com’è evidente.

Articoli più recenti
A Check Point “Fiore d’agave, fiore di scimmia”, ma anche Molto Malta
Malta, in tempi bui si sogni a occhi aperti

Senza categoria tag: , , , , , , , , , , , ,

Informazioni su Irene Chias

Irene Chias è siciliana. Dopo aver lavorato per anni come giornalista in Francia e a Milano, si è trasferita a Malta. Nel 2010 è uscito il suo romanzo "Sono ateo e ti amo" (Elliot 2010; Laurana 2022). Nel 2013 è stato pubblicato "Esercizi di sevizia e seduzione" (Mondadori), vincitore nel 2014 del Premio Mondello Opera Italiana e del MondelloGiovani e tradotto in maltese col titolo "Mur Ġibek". Del 2016 è "Non cercare l'uomo capra" e del 2020 "Fiore d'agave, fiore di scimmia" (Laurana), anch'esso in corso di traduzione. I suoi racconti sono apparsi su Nuovi Argomenti, Granta Italia, Nuova Prosa, su diverse antologie.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *