Esce “Mur Ġibek”, “Esercizi di sevizia e seduzione” in maltese

Attraverso un ribaltamento di ruoli che passa dalla riscrittura di pagine di testi più o meno classici della letteratura mondiale — dall’Antico testamento (Giudici, 19) ad Arancia meccanica — Ignazia Gugliaro mette in evidenza come sia considerata normale, anzi “naturale”, la violenza sessuale sulle donne e quanto invece sembri assurda, inaccettabile e di gran lunga più mostruosa quella stessa violenza quando a subirla — specie se per mano di una donna — è un uomo.

Le copertine del romanzo tradotto e di quello originale

Con il titolo Mur Ġibek – che potrebbe suonare come “Mettitici tu [al posto mio]” – il mio secondo romanzo, Esercizi di sevizia e seduzione, esce a Malta nella traduzione di M.A. Vella per la casa editrice Horizons. Ignazia ne è la protagonista. Il libro è stato pubblicato in Italia da Mondadori nel 2013.  Continua a leggere

Kòshari, narrazioni arabe e maltesi intergenerazionali

Nostalgia, conflitto, ambivalenza, scoperta. È questo che emerge dall’analisi del rapporto fra genitori e figli, e di quello fra nonni e nipoti eseguita attraverso la lente di una narrazione molto speciale: i racconti di autori del mondo arabo, ma anche di quelli maltesi. È l’iniziativa di Aldo Nicosia, ricercatore dell’università di Bari, dove insegna Lingua e letteratura araba.

L’opera di Tagreed Albagshi sulla copertina dell’antologia

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Imbarazzo per la narrativa maltese

Un premio piuttosto travagliato l’ultimo National Book Prize, il cui conferimento ha avuto luogo lo scorso 30 gennaio. Già rimandato dal 9 dicembre 2019 per via delle vicissitudini politiche che hanno interessato Malta, il giorno della cerimonia ha visto solo una parziale assegnazione dei riconoscimenti.

 I tre autori in finale per la categoria “romanzo” dopo una selezione fra una quarantina di opere: Drofenik. Azzopardi, Portelli. Fotografie Malta Today

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Malta al buio e in attesa

Un blackout a due giorni da Natale ha reso ancora più irreale l’atmosfera che regna a Malta da quando esponenti del governo sono stati chiamati in causa nelle indagini sull’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia.

 Un’immagine scattata lo scorso 8 dicembre che racchiude i simboli di questa stagione per Malta: gente in protesta davanti al governo con bandiere maltesi e cartelli, un albero di Natale, la statua di Mintoff, l’onnipresente gru (e la luna) Continua a leggere

Il prete morto e i fantasmi a fumetti

 Dettaglio di una tavola di “Silver Cigarette Case”, Wicked Ghost Stories of Malta, Wicked Comics 2019

La Sicilia e le isole maltesi condividono alcune caratteristiche climatiche, una parte della loro storia, taluni aspetti culturali e, a quanto pare, anche qualche fantasma, come ad esempio il prete morto di Erice.

La storia popolare del prete fantasma che un inverno celebra la prima funzione del mattino davanti ad un’unica fedele, donna Maria, riscosse una certa eco nel trapanese quando, nel 1980, lo studioso Vincenzo Adragna pubblicò il libro La messa del prete morto – Leggende, fantasie ericine e mimi con Publisicula Editrice. Continua a leggere

L-interdett, la Chiesa chiede scusa

A Malta tutto è politica. I due principali partiti, di fatto gli unici due che si avvicendano al governo dell’isola, riflettono quasi nettamente la realtà del Paese, proiettandosi in quasi ogni aspetto della vita quotidiana, dalla lingua che si parla (il maltese o l’inglese) alla squadra per cui si tifa, alle scuole che si scelgono per i propri figli.

 E’ severamente proibito discutere di qualunque argomento politico. Cartello affisso in un bar di Lija

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Prostitute imprenditrici al tempo dei Cavalieri

Nel maggio 1771, una giovane di Mqabba, villaggio del sud di Malta, fuggì di casa per allontanarsi dal padre oppressivo e si recò alla Valletta dove, attraverso l’esercizio della prostituzione (tredici i clienti documentati) ebbe la possibilità di assaporare la dolcezza di un breve periodo di libertà. Il padre – offrendo 10 scudi a chiunque gli fornisse informazioni sulla figlia, la quale in quei giorni veniva regolarmente vista in giro per taverne a bere a mangiare dolci ben dopo la mezzanotte – riuscì a rintracciarla e a costringerla a sposare un uomo di Żejtun, altro villaggio del sud. I tredici clienti vennero costretti a pagare una multa che andò ad alimentare la dote della ragazza.

A monte di scelte come questa non stava certamente la mancanza di un sostegno economico maschile, bensì tante diverse possibili aspirazioni di autonomia, tutte irrealizzabili allora per donne “per bene”.

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Un piatto antico: la soppa tal-armla

In una società diffusamente povera, le vedove (insieme agli orfani) sono di solito le più povere di tutti. Per questo uno dei piatti tradizionali maltesi, un piatto essenziale prima che l’avvento dei colonizzatori creasse varianti come quella col burro, è la soppa tal-armla, la zuppa della vedova.

 Soppa tal-armla, foto dal libro The Way We Ate

 Armla è una parola maltese di derivazione araba. La radice è costituita dalle consonanti r_m_l. Il maschile, vedovo, si dice armel; il plurale, sia maschile sia femminile, è fratto, tipico delle lingue semitiche: romol. In arabo vedova è sostanzialmente la stessa parola: أرملة (sulla fiducia).

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Fra i maltesi di Trapani anche un corallaro

Chiunque abbia un minimo di frequentazione con l’area del trapanese, sa quanto il cognome Maltese sia diffuso. Avendo frequentato le scuole a Erice Casa Santa, io stessa mi sono ritrovata un compagno con questo cognome alle elementari e due compagne, non parenti fra loro, alle medie.

 Mappe di Sicilia, Sardegna, Djerba , Elba, Malta, Corfù del cartografo fiammingo Abramo Ortelio, secolo XVII  Continua a leggere

Cinque generazioni che attraversano la storia di Malta

La dicitura letteratura maltese non intercetta una produzione letteraria in un’unica lingua, ma le opere in tutte le lingue dell’isola. Non solo il maltese, dunque, ma anche l’inglese e, in alcuni casi, l’italiano.

Così The Confectioner’s Daughter, lavoro in inglese della maltese emigrata in Australia Lou Drofenik può rientrare appieno nella definizione, per via dell’editore, maltese, ma soprattutto per via dei contenuti che rendono conto di un secolo di storia di Malta, con le sue specifiche evoluzioni sociali e culturali dagli inizi del 1900 fino ai primi anni di questo secolo.

 Campagna gozitana

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