Malta, per chi spara il cacciatore – il traffico di uccelli impagliati

Li vedi attraversare virili le strade delle due isole principali dell’arcipelago maltese a bordo dei loro pick-up. Sono vestiti per la guerra: mimetica, cartuccere a tracolla e berretto militare. Sono armati di fucili e spesso anche di richiami illegali.

Vanno a sparare agli uccelli.

Stormo di fenicotteri rosa, foto Birdlife Malta

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Affamati di verde

Il governo maltese ha iniziato una serrata offensiva mediatica sul Central Link Project, sostenendo che il progetto infrastrutturale di ampliamento strade non comporterà abbattimento di alberi in numero significativo e migliorerà anzi la qualità della vita di automobilisti e residenti, ma anche di ciclisti e pedoni. E farà bene anche all’ambiente, riducendo del 13% le emissioni di diossido di carbonio.

 Uno dei cartelli della protesta: “Tagliate le macchine, non gli alberi”. Foto circolata su Facebook Continua a leggere

Tre mesi a Malta da pedona

La politica maltese e l’ambiente, un rapporto devastante. Letteralmente.

Dopo una frequentazione continuativa di circa un anno con Malta, tre mesi fa, a fine aprile, mi ci sono trasferita in pianta stabile. “Devi prendere subito una macchina”, “La macchina è la prima cosa”, “Senza auto non concludi niente” sono stati i primi consigli delle persone a me più vicine. Qualcosa in me, non escludo possa trattarsi semplicemente di pigrizia, ha fatto finora resistenza. Non che mi dispiaccia particolarmente guidare, ma non è neanche la mia attività preferita, specie in mezzo al traffico costante che in un posto come Malta può arrivare a rubarti ore e ore di vita.

 Il suggestivo tragitto dello Sliema Ferry visto dalla fermata

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