Il prete morto e i fantasmi a fumetti

 Dettaglio di una tavola di “Silver Cigarette Case”, Wicked Ghost Stories of Malta, Wicked Comics 2019

La Sicilia e le isole maltesi condividono alcune caratteristiche climatiche, una parte della loro storia, taluni aspetti culturali e, a quanto pare, anche qualche fantasma, come ad esempio il prete morto di Erice.

La storia popolare del prete fantasma che un inverno celebra la prima funzione del mattino davanti ad un’unica fedele, donna Maria, riscosse una certa eco nel trapanese quando, nel 1980, lo studioso Vincenzo Adragna pubblicò il libro La messa del prete morto – Leggende, fantasie ericine e mimi con Publisicula Editrice.

  Copertina del libro di Vincenzo Adragna La messa del prete morto, Publisicura Editrice, Palermo 1980

La raccolta si apre appunto con il racconto La messa del prete morto, la storia della devota massaia ericina che assiste alla funzione mattutina celebrata da un sacerdote a lei sconosciuto e che, dopo essere rientrata a casa da quella messa sotto un cielo ancora nero e aver iniziato a sbrigare le sue consuete faccende domestiche, si ritrova a udire di nuovo il rintocco delle campane, per poi apprendere che la strana celebrazione cui ha assistito non era il solito rito cui è solita partecipare ogni mattina da sempre. Il parroco della chiesa del Purgatorio, la sua parrocchia, le dice infatti che non c’era stata alcuna funzione prima di quella da lui regolarmente celebrata.

Si tratta invece della messa di un prete morto. L’anima in pena, il sacerdote defunto continua a dire messa per rispettare l’impegno delle celebrazioni commissionate dai fedeli per le quali aveva ricevuto già l’obolo ma che non è giunto a celebrare da vivo.

 Copertina di Wicked Ghost Stories of Malta, Wicked Comics 2019

La mia passione per le storie di fantasmi e quella per i fumetti si sono incontrate insieme al mio interesse per Malta in un unico oggetto: l’albo Wicked Ghost Stories of Malta, pubblicato in occasione del Malta Comic Con da Wicked Comics, con il patrocinio di Heritage Malta e dell’Arts Council Malta.

 Dettaglio di una tavola di “The Last Mass at St. John’s Cathedral”, Wicked Ghost Stories of Malta, Wicked Comics 2019

I racconti sono stati scritti da Fabio Agius e Chris le Galle e realizzati graficamente (con risultati diseguali) da una decina di artisti. L’opera presenta un totale di nove aneddoti. I primi cinque sono proposti in forma grafica, gli altri quattro attraverso schede illustrate poste alla fine del libro. Le prime cinque storie sono inserite in una cornice decameroniana, presentate attraverso i racconti di sette amici che passano un fine settimana a Gozo.

Ebbene, la seconda storia, The Last Mass at St. John’s Cathedral, a un primo sguardo sembra il calco maltese della storia ericina. Invece di donna Maria abbiamo il sagrestano e invece della chiesa del Purgatorio abbiamo la Cattedrale della Valletta. Il prete morto, invece che uno sconosciuto sacerdote del passato, è il parroco appena defunto, della cui morte il sacrestano è in un primo momento ignaro. Anche in questo caso il fantasma è in debito con i parrocchiani di alcune funzioni. Tre, per la precisione.

Di questa storia, riportata anche dal libro The Ghosts of Malta, pubblicato per la prima volta nel 1983, lo stesso volume annovera anche una versione, ambientata nell’altra cattedrale maltese, quella di Mdina.

 Joseph Attard, TheGhosts of Malta, BDLbooks

The Ghosts of Malta riferisce altre storie di messe non dette. In un caso quelli che in un primo momento sembrano solo i tradizionali ħares (tipici spiritelli maltesi) infestano la casa di Cetta Cordina a Cospicua. La coabitazione procede senza troppo clamore fino a che la presenza non fa divampare un incendio nella stanza che occupa. Grazie al parroco, inizialmente arrivato per un esorcismo che si rivela poi non necessario, Cetta scopre che il fantasma è lo spirito di un prete, che non ha pace perché non ha celebrato alcune funzioni promesse. Dette le messe, i rumori e i disturbi alla quiete domestica cessano.

Caso analogo è poi quello dello spettro di un monaco che appare prima che si commetta la negligenza. Vittima dell’apparizione un altro monaco, questo vivo, incaricato di stilare la lista delle messe che verranno pronunciate l’indomani dal priore. La vista del fantasma gli fa tornare in mente di aver dimenticato di inserire nell’elenco proprio la messa per lui.

Ma il vero corrispettivo nella storia ericina si trova più avanti nel volume di Attard. Una versione un po’ più esplicitamente horror di quanto vive donna Maria accade a Mrs Mangion, madre di famiglia di Senglea che ogni giorno si sveglia prima dell’alba per assistere alla funzione delle 5, quando marito e figli dormono ancora. Come nel caso di donna Maria, la chiesa è stranamente deserta e poco illuminata. A differenza di donna Maria però, Mrs Mangion non ritorna a casa ignara di tutto alla fine della messa. Durante la benedizione, alla luce fioca delle candele, riesce a scorgere il voto del prete per riconoscervi un teschio. Subito dopo il sagrestano e i fedeli della solita celebrazione delle 5 entrano in chiesa per trovarla sola e al buio nell’edificio che era rimasto chiuso fino a quel momento. Il mistero è spaventoso ma la spiegazione è sempre la stessa: un debito di messe non saldato in vita.

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