Governo regala boschi a cacciatori, Malta protesta

Spazji Miftuħa, un raggruppamento di Ong e associazioni locali concentrato sulla tutela degli spazi pubbici a Malta, ha organizzato un sit-in di protesta per sabato 31 ottobre dalle 10 in poi davanti all’Auberge de Castille, la sede del governo, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale imposte dal’emergenzal Covid-19.

 Auberge de Castille, La Valletta 

Qui il video della protesta dalla pagina di Moviment Graffitti
Qui la protesta seguita dal MaltaToday

All’insegna di una totale mancanza di trasparenza, il 9 ottobre, a porte chiuse e senza invitare la stampa, il governo maltese ha firmato un documento che affida ufficialmente all’associazione di cacciatori FKNK due importanti territori boscosi dell’isola a Miżieb e Aħrax.

La popolazione è indignata per questo e per tutto quello che che il governo ha fatto negli anni e continua a fare al patrimonio naturale e culturale di Malta e Gozo. Le oltre 60 ONG della coalizione chiedono ai loro sostenitori, insieme a tutti coloro che hanno a cuore la natura, la cultura e gli spazi aperti, di unirsi a questa pacifica protesta a La Valletta. 

 La firma a porte chiuse del documento che cede ai cacciatori il controllo dei due boschi. Ph: Department of Information

L’organizzazione ricorda che i partecipanti sono invitati a rispettare le norme anti COVID-19 attualmente in vigore: indossare una mascherina, rispettare le distanze sociali e portare con sé il proprio disinfettante per le mani.

Quella dei cacciatori è una potente lobby che a Malta incontra da sempre il favore della politica. Quest’anno, nonostante la pandemia, la caccia a Malta totalizzerà circa sei mesi di apertura, con la stagione autunnale, iniziata il primo settembre, che si proptrarrà fino al 31 gennaio 2021.

Malta è così povera di verde che privare la cittadinanza dell’accesso ai pochi spazi naturali risulta ancora più insostenibile._

 

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