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Protesta davanti al Governo di Malta contro i “karrozzini”

A Malta, come in molte città italiane, si sollevano voci contro lo sfruttamento dei cavalli usati per trainare carrozze turistiche. Come accade periodicamente, i fatti di Firenze hanno riacceso l’attenzione sulle condizioni degli animali usati per il trasporto, ma c’è chi non aspetta il tumulto mediatico, perché la sofferenza causata dallo sfruttamento la vede quotidianamente.

La protesta di Animal Liberation Malta davanti alla sede del Governo alla Valletta

Il gruppo Animal Liberation Malta questo settembre ha tenuto una protesta sui gradini dell’Auberge de Castille, la sede del Governo, chiedendo l’abolizione immediata dei karozzini (carrozze trainate da cavalli), causa di enorme sofferenza degli equini coinvolti. Gli attivisti hanno evidenziato vari aspetti di questa pratica crudele nonché totalmente inutile se non per le tasche di alcuni, sottolineando i disagi quotidiani che i cavalli devono affrontare. “I karozzini sono una forma di schiavitù animale”, ha dichiarato un’attivista durante la protesta. “Questi cavalli sono costretti a trainare pesanti carrozze sotto il caldo soffocante, in mezzo al traffico e sulle strade difficili delle città. Non possiamo più tollerare questa sofferenza per allettare i turisti con la scusa della tradizione”.

Cavallo stremato dalla fatica e dal caldo, la lingua bloccata e schiacciata da una barra di metallo. Ph: Dreamstime, dal web

Gli attivisti hanno posto l’accento sulle preoccupazioni etiche e sulla richiesta del pubblico di un cambiamento. Durante la protesta infatti molti cittadini, e altrettanti turisti, si sono avvicinati mostrando sostegno all’iniziativa. “Come società stiamo evolvendo,” ha detto un altro attivista. “È tempo che questo progresso si rifletta sul trattamento che riserviamo agli animali, avendo nei loro confronti il rispetto che meritano. La tradizione non è una scusa per la crudeltà, e l’uso continuo dei karozzini è un palese disprezzo per il benessere e i diritti degli animali”.

Un cavallo sfinito e terrorizzato dopo una corsa per le strade di Gozo. Ph: Robert Cuschieri

Il movimento ha esortato le autorità ad agire: “Chiediamo al governo di vietare immediatamente questa pratica. Esistono alternative sostenibili e rispettose degli animali, e il momento del cambiamento è adesso. Continueremo a lottare finché non vedremo la fine di questa industria disumana”. Animal Liberation Malta ha ribadito il proprio impegno per l’abolizione dei karozzini e contro qualsiasi sfruttamento anmale.

In Italia, la LAV (Lega Anti Vivisezione) è impegnata da anni per l’abolizione dei trasporti a trazione animale, puntando a un divieto su scala nazionale. Dopo la morte del cavallo Found Goal Pag alla Reggia di Caserta nel 2020, l’organizzazione ha intensificato la sua azione, ottenendo che la Reggia dismettesse le carrozze all’interno del parco, ma continua a lottare per un divieto definitivo in tutto il Paese. Quest’anno, la vetturina responsabile è stata condannata in primo grado a un anno di reclusione per uccisione di animali, stabilendo – come sottolinea la LAV – un precedente legale importante contro lo sfruttamento degli animali per il trasporto.

Una carrozza in mezzo al traffico in una strada dell’isola. Ph: Tanya Fontebasso

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