Fermate il massacro di Gaza: associazioni maltesi ad ambasciata Usa

Radunate in protesta davanti all’ambasciata Usa a Malta, con una lettera indirizzata al presidente eletto Donald Trump e un’altra al presidente in carica Joe Biden, sedici associazioni e privati cittadini hanno chiesto agli Usa di smettere di supportare Israele in quello che ritengono un vero e proprio genocidio ai danni del popolo palestinese.

Associazioni e semplici cittadini davanti all’ambasciata Usa a Ta’ Qali, sabato 16 novembre

Le organizzazioni rimproverano al governo Usa di star supportando incondizionatamente i crimini di guerra di Israele, sottolineando che ha aumentato il suo consueto aiuto militare di 3,8 miliardi di dollari all’anno, aggiungendo ulteriori 27 miliardi di dollari quest’anno, durante il genocidio in corso del popolo palestinese. Oggi ci opponiamo al terrorismo di stato, chiediamo un embargo immediato contro Israele e ci battiamo per la giustizia, l’uguaglianza e la pace nel Mediterraneo.

Cartelli e striscioni recitano “Palestina libera” e “Gli Usa la smettano di finanziare il genocidio”

Una protesta che è soprattutto una manifestazione di solidarietà nei confronti di un popolo che viene sterminato e in particolar modo dei suoi bambini.

“L’atroce genocidio e l’escalation di crimini di guerra a cui assistiamo ogni giorno nel Mediterraneo orientale devono finire. Gaza è diventata un cimitero per bambini. I bombardamenti incessanti da parte di Israele – con oltre 75.000 tonnellate di esplosivi – equivalgono a sei bombe nucleari” fanno presente le associazioni. “I bambini hanno sette volte più probabilità di morire per ferite da esplosione rispetto agli adulti. Molti dei loro corpi sono irriconoscibili. Migliaia di altri stanno morendo di fame, disidratazione e malattie. Oltre 20.000 bambini vagano soli tra bombe inesplose e macerie, avendo perso tutta la loro famiglia.”

“I vostri proiettili uccidono bambini” e “Embargo alle armi subito”

Le associazioni (African Media Association Malta, aditus foundation Association for Justice Equality and Peace, Blue Door Education, Dance Beyond Borders, Front Maltin Inqumu, Ġustizzja għall-Palestina, Il-Kollettiv, Inizjamed AV, Moviment Graffitti, The Lebanese Advocates, Watermelon Warriors, YMCA, Young Progressive Beings, Youth for Palestine, Żminijietna Malta) hanno poi reso pubblica la lettera inviata all’Ambasciata degli Stati Uniti a Malta, indirizzata al presidente eletto Donald Trump. Una analoga è stata indirizzata al presidente in carica Joe Biden:

Il presidente in carica Joe Biden e quello eletto Donald Trump

Caro Presidente Eletto Donald Trump,

Noi, i sottoscritti gruppi e individui, preoccupati per l’escalation militare crescente nella regione del Mediterraneo, siamo qui oggi per consegnare il nostro messaggio al governo e al popolo degli Stati Uniti d’America.
La situazione catastrofica a Gaza, in Cisgiordania e in Libano non era inevitabile. Il fallimento nel prevenire i ripetuti crimini di guerra dello stato israeliano rappresenta un fallimento spaventoso della diplomazia globale e occidentale, e sarà ricordato nella storia come uno dei capitoli più vergognosi dell’umanità dopo la Seconda Guerra Mondiale. Un ulteriore peggioramento può ancora essere evitato.
Ricordando la lettera inviata il 13 ottobre 2024 dal Governo degli Stati Uniti, in cui si esortava il Governo di Israele a prendere misure concrete per alleviare la crisi umanitaria a Gaza entro 30 giorni, pena una riduzione del supporto militare finanziato dai contribuenti statunitensi;
Ricordando la serie di avvertimenti dell’inviato speciale delle Nazioni Unite, di organismi internazionali e dello stesso Governo degli Stati Uniti circa la possibilità che Israele stesse commettendo crimini di guerra a Gaza;
Notiamo con profonda preoccupazione che la situazione umanitaria ha continuato a peggiorare ulteriormente, in particolare nel nord di Gaza.
Notiamo inoltre che la scadenza del 12 novembre, fissata dal Governo degli Stati Uniti, è ormai trascorsa, eppure le preoccupazioni sollevate ripetutamente dal Governo degli Stati Uniti non sono state tradotte in azioni concrete.
Vi esortiamo a intraprendere passi concreti per smettere di facilitare, abilitare e aggravare ulteriormente la catastrofe umanitaria in corso attraverso la fornitura di armi e hardware militare alla regione. Se agirete con decisione ora, siete ancora in tempo per stare dalla parte giusta della storia.