Prostitute imprenditrici al tempo dei Cavalieri

Nel maggio 1771, una giovane di Mqabba, villaggio del sud di Malta, fuggì di casa per allontanarsi dal padre oppressivo e si recò alla Valletta dove, attraverso l’esercizio della prostituzione (tredici i clienti documentati) ebbe la possibilità di assaporare la dolcezza di un breve periodo di libertà. Il padre – offrendo 10 scudi a chiunque gli fornisse informazioni sulla figlia, la quale in quei giorni veniva regolarmente vista in giro per taverne a bere a mangiare dolci ben dopo la mezzanotte – riuscì a rintracciarla e a costringerla a sposare un uomo di Żejtun, altro villaggio del sud. I tredici clienti vennero costretti a pagare una multa che andò ad alimentare la dote della ragazza.

A monte di scelte come questa non stava certamente la mancanza di un sostegno economico maschile, bensì tante diverse possibili aspirazioni di autonomia, tutte irrealizzabili allora per donne “per bene”.

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