La muraglia maltese

C’è una specie di segreto che sono un po’ reticente a svelare. Quindi se questo post dovesse avere meno visualizzazioni del solito potrei anche sentirmi sollevata. Insomma, non dovrei parlare delle poco note attrattive di Malta, dato che vorrei che se ne andassero tutti quelli che sono arrivati in seguito all’esplosione economica che ha interessato l’isola. L’arcipelago, soprattutto l’isola principale, ha un evidente problema di sovrappopolazione cui si aggiunge la iattura dell’ overtourism, che fa male a tutti, soprattutto ai fragili ecosistemi delle isole.

 Victoria Lines, foto www.victorialinesmalta.com

Solo che da una parte è difficile resistere alla tentazione di scrivere delle bellezze maltesi che scopro quasi per caso; dall’altra mi dico che il tipo di turismo che Malta attrae è prevalentemente legato al gioco d’azzardo e al divertimento in stile Las Vegas di Paceville, oppure è quello geriatrico delle navi da crociera che profanano quotidianamente il Grand Harbour (in maltese Il-Port il-Kbir) della Valletta. I pensionati che si fanno il giro delle “sette perle del mediterraneo” e hanno solo mezza giornata per vedere La Valletta, Mdina e forse qualche resto archeologico non avranno il tempo di percorrere la fortificazione di cui andrò a parlare, e i ventenni ubriachi di Paceville, reduci dagli strip club e dai casinò, non avranno né forze né interesse.

La mia scoperta è questa: Malta è attraversata da est a ovest da una muraglia ininterrotta che corre per circa 12 chilometri, da Fomm ir-Riħ a Madliena. Questo sistema di pareti difensive prende il nome di Victoria Lines, perché venne inaugurato in corrispondenza dei sessant’anni del regno della regina Vittoria, nel 1897. Si tratta di una rete di fortificazioni costruita dall’esercito britannico progettata per collegare un certo numero di forti distaccati e creare un tragitto per le pattuglie militari britanniche. La Gran Bretagna temeva che altre potenze potessero cercare di prendere il controllo delle sue basi chiave nel Mediterraneo. Inoltre, con l’apertura del Canale di Suez nel 1869, un numero sempre maggiore di navi iniziò ad attraversare l’area e Malta divenne strategicamente sempre più importante.

La barriera è costruita lungo il rilievo naturale della Great Fault Line, la grande faglia, che come ricorda l’Unesco venne usato a scopi difensivi fin dalla preistoria. Fu però con i Cavalieri che si iniziò a utilizzare sistematicamente le qualità difensive naturali con la costruzione di una serie di trincee permanenti in muratura.

 Il tracciato delle Victoria Lines sull’isola, foto www.victorialinesmalta.com

La militarizzazione dell’intera linea del rilievo fu appunto intrapresa durante la seconda metà del XIX secolo dai militari britannici al fine di proteggere l’area fortificata del Grand Harbour con le sue importanti strutture navali chiudendo il fronte nord-occidentale. Per la data del suo completamento, sotto gli inglesi, la muraglia aveva già perso gran parte della sua importanza militare e presto le esercitazioni militari rivelarono la sua inefficacia. Nel 1907 fu abbandonata e costituisce oggi il percorso per un bellissimo cammino con una bellissima veduta sull’isola._

 

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