Il progetto del Jerma e il bisogno di sostenibilità

Ancora una volta sugli abusi edilizi, sull’overtourism, sulla fame di sostenibilità ambientale a Malta. In questo caso si tratta della destinazione d’uso di un’area concessa dal governo negli anni ottanta con lo scopo principale di promuovere il turismo nel sud di Malta e che oggi rischia di vedere snaturata questa finalità. Il tutto sempre in un quadro di favore verso la potente lobby dei costruttori maltesi.

 L’attuale stato di abbandono dell’ex hotel Jerma Palace, foto Malta Today

“Il progetto di sviluppo di Jerma deve essere a servizio degli interessi dei residenti di Marsascala, non di quelli dei costruttori”. Dichiara il Moviment Graffitti in reazione alla bozza del progetto di sviluppo pubblicato dalla Planning Authority. “I residenti di Marsascala meritano uno sviluppo turistico commisurato alle dimensioni e alle infrastrutture della località, e non la distruzione del loro stile di vita” si legge nella nota diffusa dal collettivo, che ricorda di avere già comunicato ufficialmente queste sue considerazioni in relazione all’area in cui fino al 2007 era attivo il lussuoso hotel Jerma Palace.

Dopo aver consultato i residenti di Marsascala – località nel sud-est dell’isola, che conta meno di 15.000 abitanti – Moviment Graffitti ha presentato una serie di obiezioni alla bozza del progetto che ignorerebbe totalmente gli effetti devastanti di un massiccio sviluppo sulla comunità e sull’ambiente locale, pur riconoscendo l’utilità della demolizione dell’edificio esistente, che ora rappresenta un pericolo per chiunque cerchi di accedere alla costa oltre ad avere un pesante impatto paesaggistico.

 Bagnanti davanti al Jerma Palace Hotel, foto Times of Malta

“È chiaro che il progetto è stato concepito modellandosi su domande già presentate alla Planning Authority” ha sottolineato Graffitti, critico soprattutto sul fatto che si consentirebbe l’uso non esclusivamente turistico del terreno su cui si trova il Jerma, come richiesto da una domanda presentata nel 2018 per lo sviluppo di un edificio di 15 piani, che dovrebbe comprendere un hotel, ma anche oltre 166 appartamenti e negozi nella stessa area.

Moviment Graffitti sottolinea che il progetto è chiaramente orientato a incoraggiare uno sviluppo edilizio di enorme impatto, proprio in un momento in cui gli esperti del settore riconoscono che il turismo di massa non è più il miglior modello economico o sociale e che il futuro del turismo risiede in investimenti più contenuti, condotti con criterio e che non interferiscano con la vita dei residenti. L’esatto contrario di quello che il progetto prevede su un’area di ben 100.000 metri quadri._

 

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