Il romanzo Fiore d’agave, fiore di scimmia e le isole, ma anche i migranti, la pandemia da coronavirus, i bonobo, il divario fra il Nord e il Sud Italia e questo blog.
Questi alcuni degli argomenti affrontati durante la puntata di Check Point del 13 luglio, quando la conduttrice Micaela Nasca mi ha invitato a raccontare del mio nuovo romanzo, Fiore d’agave, fiore di scimmia, facendo da lì partire una conversazione che è arrivata a toccare diversi temi, non ultimo l’abbandono in cui versano i cosiddetti centri interni del sud Italia, come i paesini dell’entroterra siciliano.
La storia è questa: Adelaide Dattilo ama il fantastico, le distopie, Dick e Lovecraft. Ha pubblicato due romanzi che il compagno trova raccapriccianti. Il suo agente la spinge a creare qualcosa di più vendibile: un “romanzo femminile siciliano”. Lei decide di provarci e da Milano va a trascorrere tre settimane nel paesino di sua nonna: Sant’Angelo Muxaro. Qui inizia a scrivere una storia di passioni e antiche tradizioni, con Adelasia come personaggio principale. Mentre la sua protagonista, distrutta da un tradimento, ritrova se stessa e risolve un antico mistero, Adelaide affronta l’arrivo del compagno, incontra lontani parenti e conosce una sfuggente vicina che si fa chiamare Genova.
Al paese da cartolina del suo romanzo fa da contraltare quello reale: svuotato di possibilità, afflitto da disoccupazione, arretratezza e abbandono, dove la distopia è cronaca quotidiana. Guidata come Philip Dick dall’I-Ching, Adelaide farà i conti con le sue origini e il suo presente. Adelasia, inizialmente lontanissima, finisce col somigliare alla sua autrice, come le due Sicilie inizialmente contrapposte finiscono con lo sfumare l’una nell’altra.
Del romanzo si è parlato anche a Malta. In italiano sul Corriere di Malta e in inglese sul MaltaToday.
“Dovremmo prendere esempio dal bonobo”
Qui il link alla casa editrice.
La puntata integrale è sul sito di TgCom24 e su MediasetPlay:
https://www.tgcom24.mediaset.it/2020/video/irene-chias-ospite-di-checkpoint_20639637.shtml
Una versione leggermente ridotta invece qui sotto, da Youtube: