Cosa c’è di vero nei nostri desideri? Quanto del nostro desiderare una bella vita è plasmato dalla commercializzazione costante in cui la nostra cultura avvolge i nostri corpi, le nostre aspirazioni, le nostre identità? Sara Cwynar, nelle opere che compongono la mostra Good Life, affronta il concetto di verità visiva e decifra una realtà costituita da oggetti quotidiani e immagini riformulate da algoritmi, riproponendo visioni che a volte hanno l’effetto di veri e propri puzzle.