Pur di non pronunciare la parola mestruazione, in molte lingue si fa ricorso a tante diverse metafore, spesso regionali. In Italia, se una donna ha le mestruazioni, le ha fatto visita il marchese, è venuto a trovarla Giacomino, è genericamente indisposta. A volte è addirittura ferita, oppure ha “il ciclo”, che in realtà dovrebbe indicare l’intero periodo che intercorre tra una mestruazione e l’altra e che include l’ovulazione. Insomma, ha “le sue cose”, come se le cose di una donna fossero unicamente legate al flusso di sangue ed endometrio rilasciato dalla sua parete uterina.
mestruare, mestruale, mestruo sul dizionario inglese-maltese
Anche l’inglese period è una figura retorica all’insegna della vaghezza. Il tabù legato al sanguinamento mensile femminile è tale che nella lingua maltese non si rinviene un termine che lo indichi con precisione. O meglio, il termine c’è, menstrwazzjoni, ma è strettamente medico, mai usato nella lingua parlata, per la quale si fa appunto ricorso all’inglese period o a qualche eufemismo vernacolare come ġieha, le è venuto; o qiegħda bih, ce l’ha.
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