Malta, premier ignora richiami a mantenere promesse su ambiente

È l’accusa mossa dall’‘Associazione Storia e Cultura Birzebbuġa, che rende noto di aver  formalmente inviato al primo ministro maltese Robert Abela una lettera in data 14 ottobre in merito all’area di Wied Żnuber a Ħal Far, zona di cruciale importanza ecologica e archeologica nella quale si intenderebbe creare una pista di atterraggio per modellini di aeroplani.

Il sito nella parte meridionale dell’isola in una fotodi Moviment Graffitti

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Malta, ennesima strage di specie protette col benestare del governo

“Un racket che opera indisturbato col placet del governo maltese” accusa Birdlife Malta dopo i vergognosi accadimenti della notte. “Affari loschi che coinvolgono cacciatori, politici e forze dell’ordine”.

Le atrocità di cui – fra amicizie e favori personali – la classe politica maltese si rende protagonista è un vero schiaffo alla decenza, alla legge, alla vita. E anche all’Europa.

Due dei quattro rapaci recuperati ancora in vita. Foto Birdlife Malta

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Malta non rinuncia al commercio di passaporti

Nonostante l’avvio della procedura d’infrazione da parte della Commissione europea lo scorso ottobre, Malta non ha alcuna intenzione di rinunciare alla redditizia vendita di passaporti e il governo si prepara a raggirare (ulteriormente) la normativa che prevede la pubblicazione dei nomi di chi acquisisce la cittadinanza. Adesso, grazie a un emendamento alla legge, la pubblicazione dei nominativi sarà a piena discrezione del ministro degli Interni.

Il passaporto maltese concede a chi lo acquisisce la cittadinanza europea

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Titolo sessista? Forse. Il giornale fa comunque mea culpa

Mentre in Italia fior di giornalisti dal profilo psicologico dell’incel fanno della misoginia la sostanza dei loro editoriali – inutile in questa sede fare la lista di nomi e articoli che da anni si succedono nell’auspicare stage afgani per le italiane o spiegano che le donne devono leggere e guadagnare meno per, rispettivamente, tornare a fare figli e piacere ai maschi – nella piccola Malta accade che il redattore di un giornale progressista compie un passo falso, seppur dubbio, e invece di nascondersi dietro facili pretesti difensivi giocando sull’ambiguità, coglie l’occasione per analizzare il proprio linguaggio e si corregge, lasciando sul sito del giornale il titolo tagliato da una linea orizzontale.

 L’europarlamentare Roberta Metsola, foto  dal sito eppgroup.eu  Continua a leggere