Gruppi maltesi e italiani chiedono che si intervenga per i leoni rinchiusi

Davanti alla sede del VRD, il dipartimento preposto alla regolamentazione in materia veterinaria a Malta, diverse organizzazioni e liberi cittadini hanno manifestato per chiedere l’applicazione della legge a tutela della fauna selvatica. La richiesta dei manifestanti si riferisce nello specifico a quattro leoni e una pantera rinchiusi in uno scantinato in condizioni pietose.

Due attivisti in gabbia davanti alla sede del VRD. I cartelli, rispettivamente in inglese e in maltese, recitano: La legge ha i denti, mordete chi abusa e Vogliamo provvedimenti subito!, entrambi sottolineano la mancata attuazione della legge e il lassismo da parte del dipartimento che prende tempo
Continua a leggere

Leoni ingabbiati in un sotterraneo, il 15 protesta contro Stato maltese

Quello degli zoo illegali a Malta e del gusto mafioso di detenere animali selvatici, per altro in condizioni turpi – nonché pericolose per igiene e sicurezza anche degli esseri umani – è un argomento di cui si era occupata anche la giornalista Daphne Caruana Galizia, il cui assassinio nel 2017 ha segnato il Paese, senza però riuscire cambiarne il malcostume.  

Continua a leggere

Food for Profit pronto per la proiezione a Malta

Arriva anche a Malta, al cinema Eden dal 28 al 31 marzo, il documentario-inchiesta di Giulia Innocenzi e Pablo D’Ambrosi Food for Profit. Il film “mostra il legame fra l’industria della carne, le lobby e il potere politico. Al centro ci sono i miliardi di euro che l’Europa destina agli allevamenti intensivi, che maltrattano gli animali, inquinano l’ambiente e rappresentano un pericolo per future pandemie”.

Continua a leggere

Colpo di Stato dei costruttori su istituzioni Malta – Moviment Graffitti

Cosa succede quando le poche regole rimaste a protezione della qualità della vita ostacolano i costruttori dal fare tutto quello che gli pare? Molto semplice: queste regole si cambiano!
È quanto denuncia Moviment Graffitti, che dà voce al disagio crescente dei cittadini maltesi, esasperati dagli incontrastati abusi edilizi perpetrati sull’isola.

L’ecomostro previsto dal progetto di Camilleri
Continua a leggere

Svuotate le vasche, Malta contro i delfinari

“Nuotare con un delfino in cattività, che esegue movimenti forzati indotti dalla privazione di cibo, non insegna il rispetto ma il dominio”. Empty the Tanks è una campagna mondiale di protesta e sensibilizzazione contro l’industria della cattività dei cetacei che si svolge ogni anno in diversi Paesi del mondo. Animal Liberation Malta e Moviment Graffitti sabato mattina hanno tenuto una manifestazione davanti al Mediterraneo Marine Park, contemporaneamente a un’altra quarantina di manifestazioni in tutto il mondo. Il parco acquatico maltese negli ultimi anni si sarebbe reso responsabile di diverse morti di cetacei per abusi o incuria.

La protesta degli attivisti davanti al Mediterraneo Marine Park
Continua a leggere

Basta crudeltà, chiudete il Mediterraneo Marine Park – Ong

Chiudete il Mediterraneo Marine Park! È l’appello di sedici Ong in seguito alla morte di ben tre delfini nel giro di un mese – fra l’agosto e il settembre 2021 – che le organizzazioni imputano a negligenza e abusi da parte dei gestori del parco acquatico. Si chiede inoltre lo stop a importazione, allevamento e sfruttamento dei delfini tenuti in cattività e la trasformazione del parco in centro di riabilitazione per animali marini.

Non lasciarti accattivare dalla cattività
Continua a leggere

Malta, premier ignora richiami a mantenere promesse su ambiente

È l’accusa mossa dall’‘Associazione Storia e Cultura Birzebbuġa, che rende noto di aver  formalmente inviato al primo ministro maltese Robert Abela una lettera in data 14 ottobre in merito all’area di Wied Żnuber a Ħal Far, zona di cruciale importanza ecologica e archeologica nella quale si intenderebbe creare una pista di atterraggio per modellini di aeroplani.

Il sito nella parte meridionale dell’isola in una fotodi Moviment Graffitti
Continua a leggere

Malta, ennesima strage di specie protette col benestare del governo

“Un racket che opera indisturbato col placet del governo maltese” accusa Birdlife Malta dopo i vergognosi accadimenti della notte. “Affari loschi che coinvolgono cacciatori, politici e forze dell’ordine”.

Le atrocità di cui – fra amicizie e favori personali – la classe politica maltese si rende protagonista è un vero schiaffo alla decenza, alla legge, alla vita. E anche all’Europa.

Due dei quattro rapaci recuperati ancora in vita. Foto Birdlife Malta
Continua a leggere

Birdlife accusa Malta: non tutela specie vulnerabili per compiacere i cacciatori

BirdLife Malta ha stamane depositato in tribunale un mandato di ingiunzione proibitiva (Mandat ta’ Inibizzjoni) , chiedendo una valutazione giudiziaria sulle modalità con cui cui quest’anno è stata consentita la stagione venatoria primaverile sulla tortora europea, nonché l’immediata chiusura della stagione fino a quando questa valutazione non sarà stata condotta.

L’immagina di una tortora dal sito iucnredlist.org
Continua a leggere

Proteste in difesa di alberi centenari e cappella medievale

Un braccio di ferro che – una volta ripreso – va avanti da lunedì 22 marzo quello fra chi fa gli interessi dei costruttori e coloro che invece si impegnano per la salvaguardia di ambiente e reperti architettonici medioevali. Molto Malta ne aveva parlato già qualche mese fa, sottolineando l’assurdità della scelta di sradicare alberi secolari per fare spazio ad altre strade, su un’isola già povera di verde e soffocata da auto e terreni edificati.

 Un attivista oppone il suo corpo all’incedere del macchinario. Ricorda qualcosa?

La scorsa settimana, Infrastructure Malta è riapparsa a Dingli per tentare di costruire una strada sui campi odz, outside development zone, che dovrebbero cioè essere tutelati dall’espansione edilizia. Agricoltori, residenti e cittadini sensibili al tema ambientale sono quindi tornati a riunirsi lì per protestare, pur mantenendo le distanze sociali. Oltre ai campi, questa strada “che non porta da nessuna parte” – come ricordano gli attivisti – distruggerà carrubi di oltre 300 anni e metterà in pericolo una cappella medievale. Continua a leggere