Dopo il rilevamento del quarto caso maltese di covid-19 e l’annuncio delle drastiche misure adottate dal governo italiano per contenere il virus, anche La Valletta si è decisa: ogni tipo di trasporto passeggeri, via mare o via aerea, tra Malta e l’Italia è stato sospeso con effetto immediato. I casi sono nel frattempo saliti a cinque.
Mappa delle destinazioni europee. Il-Bizzilla, rivista di bordo di Air Malta
Il catamarano che collega La Valletta a Pozzallo continuerà comunque a trasportare mercanzie dalla Sicilia, in particolare medicine e cibo.
Nei giorni scorsi sul tema c’era stato disaccordo nel governo fra il premier Robert Abela, contrario alla chiusura dei collegamenti aerei con l’Italia settentrionale, e il ministro della Salute Chris Fearne, che invece spingeva per questa opzione.
Robert Abela e Chris Fearne, foto MaltaToday
L’ambasciata italiana ha informato che le autorità maltesi stanno mettendo a punto un piano che consenta il rientro da e verso l’Italia di quanti si trovino temporaneamente in uno dei due Paesi e che a tale scopo hanno assicurato che verrà organizzato, presumibilmente entro la giornata di oggi, una corsa del catamarano veloce che collega Malta con Pozzallo nonché un volo charter tra Malta e Roma.
“Tutti i connazionali interessati sono incoraggiati ad optare prioritariamente per il catamarano, essendo prevedibile un sovraffollamento del volo charter” si legge nella nota pubblicata sulla pagina Facebook dell’ambasciata.
Gli interessati sono pregati di inviare un’email a cons.lavalletta@esteri.it includendo: – nome, cognome, numero di passaporto/carta d’identità, contatto telefonico, destinazione finale del viaggio. Esclusivamente per motivi di assoluta emergenza ci si potrà rivolgere ai numeri +356-21233157 / 22489800
Ieri sera il presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte ha annunciato l’estensione della zona rossa dalla Lombardia e altre 14 province a tutto il Paese.
Aggiornamento:
I provvedimenti comunicati martedì dal premier Robert Abela sono sconcertanti per la loro inconsistenza: si potranno avere eventi di massa fino a 2.000 persone se all’aperto e fino a 750 al chiuso; restano e senza alcuna restrizione gli eventi calcistici, Premier League inclusa. Ai residenti a Malta rientrati dall’Italia prima della sospensione dei viaggi verrà richiesta una “quarantena volontaria” di due settimane.
A Malta non basterà sospendere i viaggi dall’Italia, come all’Italia non è bastato fermare i voli dalla Cina. Il virus è già nel Paese e non guarda il passaporto. Malta inoltre ha la densità di popolazione maggiore di tutta l’Unione europea: l’impatto del virus rischierebbe di essere ben più grave e l’epidemia ben più ingestibile.
Il mio editoriale sul Corriere di Malta.
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