Attraverso un ribaltamento di ruoli che passa dalla riscrittura di pagine di testi più o meno classici della letteratura mondiale — dall’Antico testamento (Giudici, 19) ad Arancia meccanica — Ignazia Gugliaro mette in evidenza come sia considerata normale, anzi “naturale”, la violenza sessuale sulle donne e quanto invece sembri assurda, inaccettabile e di gran lunga più mostruosa quella stessa violenza quando a subirla — specie se per mano di una donna — è un uomo.
Con il titolo Mur Ġibek – che potrebbe suonare come “Mettitici tu [al posto mio]” – il mio secondo romanzo, Esercizi di sevizia e seduzione, esce a Malta nella traduzione di M.A. Vella per la casa editrice Horizons. Ignazia ne è la protagonista. Il libro è stato pubblicato in Italia da Mondadori nel 2013.
È passato qualche anno. Il 2013 è precedente alla rivoluzione del #metoo e a quella presa di coscienza che sembra aver attraversato diverse sfere della società. Eppure la strada è ancora lunga, se i femminicidi si susseguono senza sosta e se anche a Malta, una volta considerata territorio relativamente sicuro per le donne (almeno al di fuori delle pareti domestiche), non è più possibile sentirsi fuori pericolo neanche uscendo al mattino. Ma al sicuro lo siamo mai? Ci siamo mai sentite libere di attraversare lo spazio pubblico come ci si sente un uomo?
Il 2022 a Malta — un Paese già non particolarmente sollecito nei confronti dei diritti delle donne, se si pensa all’impossibilità di interrompere qualunque gravidanza — è iniziato nel peggiore dei modi: il brutale omicidio di una donna che ha fatto seguito alla violenza sessuale ai suoi danni. Alla madornale gravità dell’accaduto si è aggiunta poi l’onta di forze dell’ordine che sembrano non sapere di cosa parlano.
Questa urgenza di alzare la voce è una delle ragioni per cui sono davvero contenta della pubblicazione del romanzo in maltese, L’altra è perché è la lingua dell’isola che da tre anni chiamo casa mia.
Come mi dissi qualche tempo fa guardando il profilo della Valletta dalla costa di Sliema, forse “casa” sono quei paesaggi che più si avvicinano ai sogni che facevi da bambina.
Ad anni di distanza, posso dire che Esercizi di sevizia e seduzione è la storia di un primo passo compiuto da Ignazia. Un primo passo che però, se resta tale, rappresenta un fallimento, nella misura in cui è un percorso che la protagonista intraprende in solitudine.
Del maltese, unica lingua semitica al mondo a usare caratteri latini, avevo scritto tre anni fa in uno dei primi post._
Per una panoramica sulla condizione femminile a Malta, leggi anche:
–Malta, quando l’oscenità negazionista ha il volto della legge
–Misoginia istituzionale a Malta saudita
–Aborto: primo raduno pro-choice nella storia di Malta
–La condizione delle donne a Malta – intervista
Alcuni articoli su scrittori maltesi e scrittori a Malta:
Anthony Burgess – Le disavventure maltesi
Arnold Cassola – Fra i maltesi di Trapani anche un corallaro
Lou Drofenik – Cinque generazioni che attraversano la storia di Malta
Ġużè Ellul Mercer – L-interdett, la Chiesa chiede scusa
Christine Muscat – Prostitute imprenditrici al tempo dei Cavalieri
Thomas Pynchon – Il 7 giugno dei maltesi, gli irredentisti e Thomas Pynchon
Vari – Kòshari, narrazioni arabe e maltesi intergenerazionali
Qui, uno stralcio del romanzo tradotto in inglese da Jeanne Bonner su Trafika Europe.
Qui il saluto di Abbatto i muri alla pubblicazione