Informazioni su Irene Chias

Dopo aver lavorato per anni come giornalista in Francia e a Milano, Irene Chias si è trasferita a Malta nel 2019. Nel 2010 è uscito il suo romanzo "Sono ateo e ti amo" (Elliot 2010; Laurana 2022). Nel 2013 è stato pubblicato "Esercizi di sevizia e seduzione" (Mondadori), vincitore nel 2014 del Premio Mondello Opera Italiana e del MondelloGiovani e tradotto in maltese col titolo "Mur Ġibek". Del 2016 è "Non cercare l'uomo capra" e del 2020 "Fiore d'agave, fiore di scimmia" (Laurana), anch'esso tradotto in maltese. Nel 2023, è uscito Rocchesante (Laurana), tra i vincitori del premio Carlo Piaggia - Città di Capannori.

Le persone intersex e il diritto di esistere

Malta è stato il primo Paese europeo a promulgare una legge a difesa dell’integrità fisica delle persone intersex. Ad oggi è ancora uno dei pochissimi e quello con la legislazione più forte sul tema.

 Un fotogramma del film Arianna  Continua a leggere



Il 7 giugno dei maltesi, gli irredentisti e Thomas Pynchon

Venerdì prossimo per i maltesi è festa nazionale. Si celebra il Sette Giugno, alla ricorrenza si fa riferimento in italiano, si chiama infatti proprio Sette Giugno, non in maltese Sebgħa ta Ġunju (sebbene la data nei monumenti venga indicata così), né tanto meno in inglese. E quest’anno sono esattamente cento anni da quando l’esercito britannico sparò sul popolo in rivolta che protestava contro i balzelli insostenibili introdotti dai colonizzatori e contro le ingiustizie perpetrate dagli inglesi e dalla borghesia mercantile maltese sulla popolazione.

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Le disavventure maltesi di Anthony Burgess

Un giorno del 1968, quattro anni dopo la proclamazione dell’indipendenza di Malta dall’Impero britannico, Anthony Burgess vende due sue proprietà inglesi e si trasferisce sull’isola. Parte in furgone, la moglie Liana Macellari al volante, e attraversa l’Europa per arrivare in Sicilia, dove s’imbarca per l’ex colonia. È parte di un’ondata di celebrità britanniche che lasciano il Paese per sfuggire al fisco, a una tassazione appena introdotta da Londra per i redditi più alti.

 foto: The International Anthony Burgess Foundation

Burgess prende casa a Lija, uno dei cosiddetti Tre Villaggi, probabilmente il più bello, nell’entroterra maltese. Il soggiorno dell’autore di Arancia Meccanica a Malta non è però dei più semplici.  Continua a leggere



Un papiro in cabina, il voto singolo trasferibile

I risultati del voto per il rinnovo del Parlamento europeo hanno confermato l’infatuazione dei maltesi per i laburisti di Muscat, ma con un margine ristretto rispetto a quanto si era creduto all’inizio dello spoglio. I laburisti conquistano comunque il 54,3% dei voti e quattro scranni al Parlamento europeo, contro il 37,9% e i due seggi dei nazionalisti.

Dopo una campagna elettorale segnata da sfottò e negative campainging e da deviazioni fuori tema, è avvenuto il temuto rialzo del partito dichiaratamente razzista e anti-disabili Imperium Europa, che con il 3,2% diventa il terzo partito maltese. I verdi di Alternattiva Demokratika non raggiungono neanche l’1%, mentre il Partit Demokratiku, nato nel 2016 da una defezione dai laburisti, supera il 2%.

 Sedia vuota su un tetto di Kalkara  Continua a leggere



Malta verso il voto, la guerra delle affissioni

Striscione laburista

È stata una vera e propria billboard war fra laburisti e nazionalisti la campagna elettorale maltese in vista delle europee del 25 maggio. Tutto è iniziato il 22 aprile con un errore di ortografia in un cartellone dei Partit Nazzjonalista, subito notato e sottolineato dai laburisti con un proprio manifesto. Ed è proseguito con il Partit Laburista che ha rincarato la dose con un’affissione  Continua a leggere



Imperium Europa, il volto nero di Malta

Due soldati maltesi sono stati arrestati e dovranno rispondere all’accusa di omicidio per l’uccisione dell’ivoriano 42enne Lassane Cisse Souleyman e a quelle del tentato omicidio di altri due migranti africani lo scorso 6 aprile. Si tratta del primo assassinio collegato a un dichiarato movente razzista a Malta, ma emergono adesso con maggiore chiarezza collegamenti a precedenti atti di violenza. La polizia sta Continua a leggere



L’infanzia italiana dei bambini maltesi

La televisione che arrivava a Malta era quella italiana. Negli anni Ottanta, durante l’ultima fase del potere di Dom Mintoff, la programmazione televisiva maltese era seriosa e molto limitata in termini di durata. Lo svago veniva quindi dall’Italia, per gli adulti come per i bambini.

 Arthur giace su Georgie a fin di bene

C’era anche la questione Continua a leggere



La Finestra Azzurra, da Essos a Dubai

Malta è una delle location più amate dall’industria cinematografica e televisiva. Nel 1980 Altman ci ha girato il suo Popeye, lasciando in eredità all’isola quello che poi è diventato un parco divertimenti, il Popeye Village. A Fort Sant’Elmo, alla Valletta, Alan Parker nel 1978 aveva già girato le scene di Midnight Express ambientate nella prigione turca. Fort Ricasoli e il Couvre Port di Vittoriosa sono stati il set di alcune scene di Gladiator, mentre nel 2002, fra la Laguna Blu di Comino, Xatt ir-Riżq di Vittoriosa e lo Xara Palace Hotel di Mdina hanno trovato ambientazione perfetta alcune scene di Swept Away, il remake diretto da Guy Ritchie del film del 1974 di Lina Wertmuller Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, la sua neutralizzazione hollywoodiana – nonostante il regista sia britannico – e la totale cancellazione della lotta di classe che costituiva la tensione costante del film.

E poi ancora Troy di Petersen del 2004, Munich di Spielberg del 2005, Agorà di Amenábar del 2009, solo per citarne una piccola parte e chiuderla qui, perché il post intende essere su altro.

 

Più recentemente anche la megaproduzione televisiva di Game of Thrones ha collocato sulle isole maltesi tante e diversissime ambientazioni: da Approdo del Re al Continente orientale (Essos). A Fort Manoel ha luogo Continua a leggere



Blitz, i fantasmi dei turchi e quelli dell’immaginario

Nel cuore della Valletta c’è una vecchia casa di proprietà di un’artista, Alexandra Pace. L’ha ereditata da sua nonna e molti di quelli che entrano rilevano con stupore una certa energia positiva: l’energia di una casa libera, non infestata. Lo racconta Sara Dolfi Agostini, curatrice dello spazio espositivo che quella casa è diventata una volta passata ad Alexandra, precisando che molti edifici della Valletta sono considerati contaminati da presenze negative poiché nei loro sotterranei morirono in condizioni di grande sofferenza moltissimi turchi catturati ai tempi del grande assedio di Malta da parte delle forze dell’impero ottomano, nel 1565.

  Pavimento in cementine ottimamente conservate nella stanza rosa, una volta la camera da letto della nonna di Alexandra, al secondo piano dell’edificio Continua a leggere