Malta verso il voto, la guerra delle affissioni

Striscione laburista

È stata una vera e propria billboard war fra laburisti e nazionalisti la campagna elettorale maltese in vista delle europee del 25 maggio. Tutto è iniziato il 22 aprile con un errore di ortografia in un cartellone dei Partit Nazzjonalista, subito notato e sottolineato dai laburisti con un proprio manifesto. Ed è proseguito con il Partit Laburista che ha rincarato la dose con un’affissione  Continua a leggere



Imperium Europa, il volto nero di Malta

Due soldati maltesi sono stati arrestati e dovranno rispondere all’accusa di omicidio per l’uccisione dell’ivoriano 42enne Lassane Cisse Souleyman e a quelle del tentato omicidio di altri due migranti africani lo scorso 6 aprile. Si tratta del primo assassinio collegato a un dichiarato movente razzista a Malta, ma emergono adesso con maggiore chiarezza collegamenti a precedenti atti di violenza. La polizia sta Continua a leggere



L’infanzia italiana dei bambini maltesi

La televisione che arrivava a Malta era quella italiana. Negli anni Ottanta, durante l’ultima fase del potere di Dom Mintoff, la programmazione televisiva maltese era seriosa e molto limitata in termini di durata. Lo svago veniva quindi dall’Italia, per gli adulti come per i bambini.

 Arthur giace su Georgie a fin di bene

C’era anche la questione Continua a leggere



La Finestra Azzurra, da Essos a Dubai

Malta è una delle location più amate dall’industria cinematografica e televisiva. Nel 1980 Altman ci ha girato il suo Popeye, lasciando in eredità all’isola quello che poi è diventato un parco divertimenti, il Popeye Village. A Fort Sant’Elmo, alla Valletta, Alan Parker nel 1978 aveva già girato le scene di Midnight Express ambientate nella prigione turca. Fort Ricasoli e il Couvre Port di Vittoriosa sono stati il set di alcune scene di Gladiator, mentre nel 2002, fra la Laguna Blu di Comino, Xatt ir-Riżq di Vittoriosa e lo Xara Palace Hotel di Mdina hanno trovato ambientazione perfetta alcune scene di Swept Away, il remake diretto da Guy Ritchie del film del 1974 di Lina Wertmuller Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, la sua neutralizzazione hollywoodiana – nonostante il regista sia britannico – e la totale cancellazione della lotta di classe che costituiva la tensione costante del film.

E poi ancora Troy di Petersen del 2004, Munich di Spielberg del 2005, Agorà di Amenábar del 2009, solo per citarne una piccola parte e chiuderla qui, perché il post intende essere su altro.

 

Più recentemente anche la megaproduzione televisiva di Game of Thrones ha collocato sulle isole maltesi tante e diversissime ambientazioni: da Approdo del Re al Continente orientale (Essos). A Fort Manoel ha luogo Continua a leggere



Blitz, i fantasmi dei turchi e quelli dell’immaginario

Nel cuore della Valletta c’è una vecchia casa di proprietà di un’artista, Alexandra Pace. L’ha ereditata da sua nonna e molti di quelli che entrano rilevano con stupore una certa energia positiva: l’energia di una casa libera, non infestata. Lo racconta Sara Dolfi Agostini, curatrice dello spazio espositivo che quella casa è diventata una volta passata ad Alexandra, precisando che molti edifici della Valletta sono considerati contaminati da presenze negative poiché nei loro sotterranei morirono in condizioni di grande sofferenza moltissimi turchi catturati ai tempi del grande assedio di Malta da parte delle forze dell’impero ottomano, nel 1565.

  Pavimento in cementine ottimamente conservate nella stanza rosa, una volta la camera da letto della nonna di Alexandra, al secondo piano dell’edificio Continua a leggere



“Bestémmiati i tuoi”, casi di blasfemia obliqua

Ogni cultura ha il suo grado di religiosità, di tolleranza nei confronti delle ingiurie contro il sacro, ma anche il suo grado di blasfemia intrinseca. Non sempre le variabili procedono in una relazione lineare. Nei film anglofoni si può sentire nominare Jesus Christ interrotto dall’aggettivo f***ing come se niente fosse, mentre di un film di Bellocchio del 2002, nel periodo a ridosso dell’uscita, si parlò soprattutto per la bestemmia che conteneva.

 

L’essenza di Malta: Santi e bovindi: le tipiche gallariji e le statue sacre (Sliema/Tas-Sliema)

Anche nelle regioni italiane si riscontrano diverse gradazioni di tolleranza alla blasfemia, che in alcuni casi diventa un intercalare quasi non percepito.

Malta, baluardo del Cristianesimo contro l’avanzare dei Turchi, è una società tradizionalmente molto religiosa e cattolicissima: il divorzio è diventato legale in seguito a referendum solo nel 2010 Continua a leggere



È di Malta il miglior amico della Spagna

Il 26 marzo di quest’anno, allo stadio nazionale maltese, si è giocata la partita per le qualificazioni agli europei del 2020 Malta-Spagna. La partita si è conclusa con una prevedibile ma dignitosa sconfitta dei padroni di casa per 0 a 2.  Un attonito John Bonello guarda il pallone entrare per l’ennesima volta nella porta maltese (foto presente su diversi siti internet, risulta difficile risalire all’autore)

L’occasione ha però rievocato un ben più surreale incontro quello del 1983, per almeno due ragioni. La prima è che si è trattato del primo match fra le due squadre per le qualificazioni agli europei (altre partite – nel 1989, nel 1996 e nel 1997 – avevano avuto luogo per le qualificazioni ai mondiali). La seconda è che questa volta Continua a leggere



Malta come metafora: la stanza dello scirocco

Nella sua lunga intervista a Leonardo Sciascia, la giornalista francese Marcelle Padovani riporta con curiosità quanto raccontatole dallo scrittore riguardo all’esistenza, nelle vecchie case siciliane, della stanza dello scirocco.

Bagnanti serali in città nella baia di Balluta, St Julian’s (San Ġiljan)

Nel colloquio – pubblicato da Mondadori col titolo La Sicilia come metafora nel 1979, Continua a leggere



bil-Malti

C’è una sola lingua semitica all’interno dell’Unione europea, e una sola lingua semitica scritta in caratteri latini al mondo.

Si tratta della lingua di Malta, il malti, codificato ufficialmente per la prima volta l’altro ieri, nel 1924, nella grammatica definitiva in uso ancora oggi.

Le prime attestazioni di parole e brevi frasi in maltese risalgono al 1240, come ricorda Giuseppe Brincat, ordinario di Linguistica italiana all’Università di Malta e accademico della Crusca. Si tratta quindi quasi un corrispettivo del nostro indovinello veronese, o del nostro Sao ko kelle terre. A queste prime testimonianze fanno seguito “toponimi e termini del registro domestico o d’uso quotidiano negli atti notarili o negli atti della universitas (il consiglio comunale), redatti in latino e/o in siciliano cancelleresco fino alla metà del Cinquecento”.

Il primo documento più complesso in maltese è comunque una poesia risalente agli anni attorno al 1470. “Un componimento di 16 endecasillabi, con una stanza di sei versi a rima baciata, un ritornello di quattro versi con assonanza (imperfetta) e una seconda stanza di sei versi a rima baciata”, ricorda ancora Brincat.

Nel 1934, l’inglese e il maltese divennero le lingue ufficiali del Paese, e l’italiano, fino ad allora la lingua delle élite, restò tagliato fuori.

 Uno scorcio della Valletta (il-Belt) visto da Vittoriosa (Birgu), una delle Tre Città  Continua a leggere



Molto Malta

Sembra esserci un vuoto nella consapevolezza di molti italiani riguardo a una nazione vicinissima, è un Paese molto piccolo e storicamente molto povero che però negli ultimi anni si è portato fra i primi in Europa per crescita annua del Pil. Una crescita basata prevalentemente sulla fiorente industria del gioco d’azzardo on line e su una fiscalità agevolata. Prete camminante per le strade di Gozo  Una lacuna, quella su Malta, che è emersa in tutta la sua profondità quando la cronaca ha iniziato a occuparsene per via del delitto di Daphne Caruana Galizia, un crimine raccontato con difficoltà data la… Continua a leggere