Cosa succede quando le poche regole rimaste a protezione della qualità della vita ostacolano i costruttori dal fare tutto quello che gli pare? Molto semplice: queste regole si cambiano!
È quanto denuncia Moviment Graffitti, che dà voce al disagio crescente dei cittadini maltesi, esasperati dagli incontrastati abusi edilizi perpetrati sull’isola.
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Malta, premier ignora richiami a mantenere promesse su ambiente
È l’accusa mossa dall’‘Associazione Storia e Cultura Birzebbuġa, che rende noto di aver formalmente inviato al primo ministro maltese Robert Abela una lettera in data 14 ottobre in merito all’area di Wied Żnuber a Ħal Far, zona di cruciale importanza ecologica e archeologica nella quale si intenderebbe creare una pista di atterraggio per modellini di aeroplani.
Continua a leggereMalta, un inferno per ambiente e specie protette
Molti maltesi chiedono rispetto per l’ambiente, ma la politica e il mondo degli affari restano indifferenti. In un’isola così poco estesa e così densamente popolata, la questione assume connotati particolarmente gravi. Non è un caso che nelle ultime settimane si siano succedute diverse manifestazioni e proteste contro l’edilizia selvaggia, la sordità all’allarme climatico, l’uccisione indiscriminata di animali selvatici.
Proteste in difesa di alberi centenari e cappella medievale
Un braccio di ferro che – una volta ripreso – va avanti da lunedì 22 marzo quello fra chi fa gli interessi dei costruttori e coloro che invece si impegnano per la salvaguardia di ambiente e reperti architettonici medioevali. Molto Malta ne aveva parlato già qualche mese fa, sottolineando l’assurdità della scelta di sradicare alberi secolari per fare spazio ad altre strade, su un’isola già povera di verde e soffocata da auto e terreni edificati.
Un attivista oppone il suo corpo all’incedere del macchinario. Ricorda qualcosa?
La scorsa settimana, Infrastructure Malta è riapparsa a Dingli per tentare di costruire una strada sui campi odz, outside development zone, che dovrebbero cioè essere tutelati dall’espansione edilizia. Agricoltori, residenti e cittadini sensibili al tema ambientale sono quindi tornati a riunirsi lì per protestare, pur mantenendo le distanze sociali. Oltre ai campi, questa strada “che non porta da nessuna parte” – come ricordano gli attivisti – distruggerà carrubi di oltre 300 anni e metterà in pericolo una cappella medievale. Continua a leggere
Governo regala boschi a cacciatori, Malta protesta
Spazji Miftuħa, un raggruppamento di Ong e associazioni locali concentrato sulla tutela degli spazi pubbici a Malta, ha organizzato un sit-in di protesta per sabato 31 ottobre dalle 10 in poi davanti all’Auberge de Castille, la sede del governo, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale imposte dal’emergenzal Covid-19.
Auberge de Castille, La Valletta Continua a leggere
Malta pronta alla distruzione di alberi ultracentenari
Sradicare alberi secolari per fare spazio ad altre strade, su un’isola già povera di verde e soffocata da auto e terreni edificati.
La zona interessata dal progetto, ph: Lara Calleja Continua a leggere
Ambiente, 134 proposte per fermare la devastazione di Malta
Neanche l’allarme pandemia è riuscito a fermare lo scempio edilizio del territorio maltese, mentre il governo si preoccupa di ingraziarsi ulteriormente i cacciatori con favori e concessioni.
LE PROPOSTE DI GRAFFITTI
Per fare fronte all’incessante attività dell’edilizia e alla scriteriata gestione della viabilità e dello spazio pubblico, sabato Moviment Graffitti ha presentato, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta davanti al Parlamento alla Valletta, 134 proposte volte a riformare il settore delle costruzioni e la pianificazione del territorio a Malta. Il lancio di questo documento arriva a poco più di un anno dalla protesta Iż-Żejjed Kollu Żejjed (“Quando è troppo è troppo”) del 7 settembre 2019 ed è il frutto di un anno di consultazioni con esperti e organizzazioni non governative.
Proteste in difesa di alberi centenari e cappella medievale
Un braccio di ferro che – una volta ripreso – va avanti da lunedì 22 marzo quello fra chi fa gli interessi dei costruttori e coloro che invece si impegnano per la salvaguardia di ambiente e reperti architettonici medioevali. Molto Malta ne aveva parlato già qualche mese fa, sottolineando l’assurdità della scelta di Sradicare alberi secolari per fare spazio ad altre strade, su un’isola già povera di verde e soffocata da auto e terreni edificati.
Un attivista si oppone col suo corpo al macchinario. Ricorda qualcosa?
La scorsa settimana, Infrastructure Malta è riapparsa a Dingli per tentare di costruire una strada sui campi odz, outside development zone, che dovrebbero cioè essere tutelati dall’espansione edilizia. Agricoltori, residenti e cittadini sensibili al tema ambientale sono quindi tornati a riunirsi lì per protestare, pur mantenendo le distanze sociali. Oltre ai campi, questa strada “che non porta da nessuna parte” – come ricordano gli attivisti – distruggerà carrubi di oltre 300 anni e metterà in pericolo una cappella medievale. Continua a leggere
Malta, il Covid torna a fare paura, ma non abbastanza
Dopo una gestione tutto sommato buona della crisi coronavirus, la situazione a Malta rischia di sfuggire di mano. L’apertura al turismo e la ripresa delle attività connesse, come prevedibile, rischia infatti di vanificare gli sforzi fatti finora.
La tabella quotidiana di aggiornamento reperibie sulla pagina Facebook del ministero della Salute maltese saħħa Continua a leggere
Covid, a Malta il tasso R0 scende sotto 1
La situazione a Malta sembra progressivamente migliorare, malgrado il numero complessivo di 447 contagi rappresenti oltre l’1 per mille della popolazione. Tuttavia, nonostante i tre decessi registrati, il numero dei guariti, 223, fa ben sperare e porta il numero dei casi attivi noti a 221, di cui due comunque in condizioni critiche.
Panchine a Ta’ Xbiex avvolte nel cellophan come invito al social distancing – ph. Times of Malta Continua a leggere