Con la comunicazione di 218 nuovi casi, Malta tocca il 2 novembre un nuovo record di contagi giornalieri. Tuttavia l’approccio maltese al problema pandemia appare molto diverso da quello del resto d’Europa e resta dominato da un incomprensibile ottimismo che sembra fondato più su una rimozione del problema che su motivazioni concrete.
Le cifre comunicate il 2 novembre dal ministero della Salute
Aspre le critiche del neoleader dell’opposizione nazionalista Bernard Grech, che ritiene il premier Robert Abela colpevole di aver gravemente compromesso la situazione Covid-19 nell’arcipelago con una gestione inadeguata dell’emergenza. Un attacco diretto quello di Grech, secondo cui alle autorità sanitarie – come a esempio la soprintendente alla Salute Pubblica Charmaine Gauci – viene di fatto impedito dal primo ministro di prendere azioni efficaci e tempestive. Secondo Grech, come per altro secondo il suo predecessore Adrian Delia, la gestione populista di Abela, fondata sulla negazione della gravità del problema, ha fatto sì che il virus adasse fuori controllo.
La stessa Gauci ha detto che il numero di contagi è destinato a salire se le misure di contenimento non verranno rispettate. I provvedmenti sono la chiusure dei bar che non servono cibo, l’usoobbligatorio della mascherina, raduni limitati a un massimo di sei persone. Le misure, secondo Gauci, mirano a rallentare la diffusione del virus senza arrivare a chiudere scuole e luoghi di lavoro.
La curva dei decessi a Malta al 2 novembre, fonte worldmeters.info
Il 20 ottobre il ministro della Salute e vicepremier Chris Fearne aveva pensato di tranquillizzare i cittadini dell’arcipelago affermando che Malta potrebbe ricevere le prime dosi del vaccino per il Covid-19 entro gennaio e che nei mesi successivi tutta la popolazione vi avrà accesso.
“All’inizio eravamo preoccupati che questo importante vaccino sarebbe stato fornito prima ai Paesi Ue più grandi e che i Paesi piccoli come Malta, lo avrebbero ricevuto per ultimi. Invece abbiamo lavorato duramente per garantire che Malta sarà uno dei primi Paesi a riceverlo, e se le sperimentazioni continueranno così, ne vedremo l’arrivo entro l’inizio del 2021”.
I nuovi casi giornalieri con il picco del 2 novembre.
Con i 218 nuovi casi e le 111 guarigioni il numero complessivo dei casi attivi – aggiornato al 2 novembre – sale a 1.937. Quello che inizia a preoccupare – ma forse non abbastanza, verrebbe da dire – è la ripida risalita della curva dei decessi, a quota 64, già circa lo 0,015% della popolazione dell’arcipelago. Una progressione molto rapida se si considera che da fine maggio fino alla seconda metà di agosto il numero delle morti legate alla pandemia era rimasto fermo a nove._
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